Ci sono alcuni nomi che sono
(quasi) sempre una garanzia ed editori che (quasi) sempre non deludono. A mio
modo di vedere, l’accoppiata Enrica Campanini e Tecniche nuove è ottima. Della
dottoressa Campanini, medico esperto in fitoterapia, ho già parlato in un altro
post, dedicato alla recensione del suo Manuale pratico di gemmoterapia. Ora vediamo uno dei volumi di fitoterapia più completi che
esistano in italiano:
Enrica Campanini, Dizionario di
fitoterapia e piante medicinali, Terza edizione, Tecniche nuove, Milano 2012,
916 pp., 89,90 euro
Sì, avete letto bene: oltre 900
pagine, quasi 90 euro, con un deciso aumento di prezzo tra la seconda edizione
e l’ultima, la terza, uscita la scorso anno e di cui vi parlo. Ha senso
spendere così tanti soldi per un libro? Secondo me sì, ma dipende sempre
ovviamente da chi siete voi, da cosa cercate e da quale valore date alla carta
stampata.
Cerchiamo innanzitutto di capire
di che tipo di libro si tratta. Non è un libretto da leggere prima di andare a
dormire, non è neppure un manuale, fosse per me non lo chiamerei neppure “dizionario”.
È piuttosto una specie di enciclopedia delle piante medicinali. Non troverete
infatti introduzioni sulla storia dell’erboristeria, descrizioni sulle diverse
metodiche estrattive o sulle tecniche di depurazione, ma solo un lungo elenco
di schede monografiche destinate ad alcune (molte) delle più usate erbe officinali.
In questa ultima edizione sono 300 tonde tonde e comprendono le più comuni piante
della nostra tradizione erboristica, comprese molte il cui uso è desueto o che
sono state vietate per problemi di tossicità, e una selezione di piante non
autoctone, ma piuttosto note e usate. Non troverete però ogni “scoperta” dell’etnomedicina,
né dovete aspettarvi le ultime novità in campo di superfoods: l’approccio è decisamente
diverso.
Ogni scheda monografica comprende
foto della pianta, nome latino e nelle principali lingue europee, famiglia,
parte utilizzata, costituenti principali, attività e impiego terapeutico. Segue
un (più o meno) lungo passaggio sul suo utilizzo medico, condotto citando prevalentemente
studi clinici e di laboratorio pubblicati su riviste specializzate, la
segnalazione di eventuali casi di tossicità, interazioni ed effetti secondari,
la descrizione delle forme farmaceutiche rinvenibili sul mercato e la loro
posologia e ancora note di galenica, un formulario di ricette/trattamenti
composti che prevedono l’uso di quella pianta, alcune curiosità e le note
bibliografiche.
Si tratta, come avrete capito, di
un testo molto completo e assai utile. Lo consiglio
a chi ha già una buona conoscenza delle piante officinali e ha bisogno di un
testo di consultazione per verificare e/o approfondire le informazione in suo
possesso. Non un testo per tutti, quindi, ma un must-have per professionisti
scrupolosi.