Tra i mille libri, libretti e
libroni sulle erbe, quello di cui vi parlerò oggi merita un posto a parte su un
piccolo piedistallo (o meglio su un leggio). Se non l’avete ancora, compratelo
Fabio Firenzuoli, Erbe. Istruzioni
per l’uso, Tecniche nuove, Milano 2005, 114 pp., 8,90 euro
Se vi interessate di fitoterapia,
il nome di Fabio Firenzuoli probabilmente non vi sarà nuovo. Firenzuoli è
infatti un medico esperto nell’uso delle erbe officinali e nella
loro sperimentazione clinica, per anni Direttore dell’unico Centro Ospedaliero
di Medicina naturale e Fitoterapia esistente in Italia (a Empoli, in Toscana) e
da poco del Centro per la Medicina Integrativa di Firenze. Da sempre si
interessa di interazione tra erbe e farmaci, temi a cui ha dedicato alcune
pubblicazioni, e insegna Fitoterapia clinica e Fitovigilanza all’Università di
Firenze. Dico questo non per annoiarvi con il curriculum vitae dell’autore di
questo libro, su cui peraltro ci sarebbe altro ancora da dire, ma per aiutarvi
a comprendere l’approccio strettamente scientifico – e molto attento – che
soggiace il suo lavoro. Approccio scientifico, peraltro, che non lo rende
affatto criptico.
Questo libro ha infatti scopo
essenzialmente divulgativo e si rivolge a un pubblico anche di non esperti del
settore, come suggerito fin dal titolo. Le “istruzioni per l’uso” delle erbe
sono per chi non ha grande confidenza con esse e vogliono innanzitutto
scongiurare i rischi di un’automedicazione inconsapevole. Il libro si apre
infatti con “dieci regole” per conoscere e usare le erbe, che costituiscono un
piccolo vademecum per il lettore, in cui l’invito alla prudenza e alla
consulenza di medici esperti è più volte ripetuto.
La seconda parte del volumetto è
costituita dalla descrizione di cinquanta erbe generalmente molto note e
diffuse. Come potete vedere dalla foto si tratta di schede semplici e molto
brevi, in cui sono però condensate le informazioni più importanti: una breve
introduzione, le indicazioni salutistico/terapeutiche (con distinzione tra usi
popolari e usi scientificamente dimostrati), le modalità di somministrazione
(da cui emerge la netta preferenza di Firenzuoli per gli estratti secchi
titolati) e infine le avvertenze legate a possibili reazioni avverse o
interazioni con farmaci.
Altrettanto interessante è la
terza e ultima parte, una sorta di dizionarietto dei disturbi più comuni, in
cui vengono ricordati i rimedi popolari più famosi (di cui spesso Firenzuoli
smentisce l’efficacia) e si suggeriscono gli estratti fitoterapici più
indicati, dando vita a un agilissimo prontuario.
I maggiori pregi di questo libro sono
infatti proprio la sua agilità e la sua chiarezza, che lo rendono una presenza
essenziale nelle case di chiunque si interessi, a livello amatoriale o
professionale, di erbe. La lunga esperienza dell’autore in ambito clinico e il
continuo ricorso a sperimentazioni scientifiche costituiscono inoltre una
garanzia di efficacia dei suggerimenti presenti nel libro, anche se qualcuno
potrebbe forse lamentare un approccio poco olistico. In ogni caso, è un libro
che consiglio veramente a tutti.
Consigliato a neofiti: Si
Consigliato a esperti: Si
Nessun commento:
Posta un commento