Dal momento che non si vive di
sola carta, accanto alle recensioni librarie proverò a proporvi anche quelle di
cosmetici o di alimenti naturali o di prodotti erboristici, sperando così di
suggerire la vostra prossima lettura o il vostro prossimo acquisto. Le mie
[Cosmo review] saranno accomunate dal fatto di trattare solo prodotti eco-bio
(o almeno eco).
Ma cosa si intende esattamente
per cosmetici eco-bio? È ormai da qualche anno che se ne parla diffusamente sul
web e il termine si sta diffondendo sempre più. Regna però ancora una certa
confusione su cosa sia esattamente un cosmetico eco-bio e spesso il termine
viene usato, per ignoranza o per furbizia, a sproposito.
Tecnicamente parlando, un
cosmetico per essere definito eco-bio deve essere ecologico e biologico.
Un cosmetico si può definire biologico, o più brevemente bio, quando
una parte degli ingredienti che lo compone proviene da agricoltura biologica o
biodinamica. L’uso di definire semplicemente “bio” tutti i cosmetici naturali è
quindi sbagliato, a meno che questi non contengano effettivamente ingredienti
da agricoltura biologica. Attenzione però: negli ultimi anni alcune case
cosmetiche di prodotti finto-naturali hanno inserito estratti biologici
all’interno di creme e detergenti di formulazione tradizionale e quindi poco
ecologica. Ovviamente la presenza di attivi bio è ben segnalata in etichetta e
il consumatore distratto, spesso se alle prime armi, può facilmente incorrere
in errori. Sempre meglio controllare l’INCI (cioè l’elenco degli ingredienti
presente obbligatoriamente in etichetta) o verificare la presenza di una delle
certificazioni della cosmesi ecobio (ICEA/AIAB, BDIH, Natrue, Ecocert, ecc.).
Definire cosa sia un cosmetico ecologico è più difficile. Siamo stati
abituati per decenni a vedere prodotti finto-naturali non solo sugli scaffali
di supermercati, profumerie e farmacie, ma anche di erboristerie o negozi
biologici. La parola d’ordine è quindi: controllare sempre gli INCI.
Un cosmetico può dirsi ecologico
quando contiene solo ingredienti naturali o, se di sintesi, facilmente
biodegradabili, privi di sostanze eccessivamente inquinanti e di derivati del
petrolio. Questa prima descrizione potrà sembrarvi esauriente o troppo vaga:
come fa il consumatore a orientarsi in questa apparente Babele se non è un
chimico? Il Biodizionario è un ottimo punto di partenza: si tratta del frutto
del lavoro di un chimico e formulatore eco-oriented che ha fatto una
classificazione delle più usate sostanze cosmetiche. I suoi “bollini” sono
famosissimi sul web e costituiscono un’ottima base di partenza per analizzare
un prodotto, a patto di conoscerne l’elenco ingredienti completo. Suggerisco
solo un’avvertenza: spesso Zago considera a pallino rosso alcuni ingredienti
vegetali perché potenzialmente allergizzanti. Se non siete però ipersensibili,
a mio avviso, potete tranquillamente ignorare quelle avvertenze.
Se però non avete la possibilità
di controllare l’INCI da casa, è opportuno imparare almeno quali sono le
sostanze più inquinanti e/o controverse che vengono bocciate dai vari
disciplinari per la cosmesi ecologica:
-
derivati del petrolio (nome INCI: Petrolatum,
Paraffinum liquidum, Mineral oil): tendono a formare un film occlusivo sulla
pelle e sono poco biodegradabili;
-
siliconi (dimethicone, cyclopentasiloxane
e simili ingredienti che finiscono in –one o –xane), che migliorano la texture
del prodotto, ma possono avere effetto disidratante sulla pelle;
-
tensioattivi etossilati
(es. Sodium Laureth Sulphate e tutti quelli con desinenza –eth): origine
petrolifera e prodotto finale spesso poco delicato;
-
PEG e PPG: hanno origine
petrolifera e possono stimolare la produzione di diossano;
-
Conservanti troppo
aggressivi e/o a rischio di rilascio di sostanze tossiche: Triclosan, sodium
hydroxymethyl glycinate, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, BHA, BHT, parabeni,
ecc.
-
EDTA: sequestranti molto
inquinanti e particolarmente tossici per pesci e organismi acquatici.
La lista sarebbe ancora più lunga
e richiederebbe più spazio per spiegare caratteristiche e rischi di questi
ingredienti: se volete maggiori informazioni, potete iniziare a consultare i
forum del Biodizionario e di Saicosatispalmi e, nel dubbio, a preferire
cosmetici eco biologici certificati.
A presto con le reviews!