Tra i classici delle terapie non
convenzionali e della cosmesi naturale, l’argilla occupa un posto di primissimo
piano. Forse oggi è un po’ meno di moda di qualche anno fa, scalzata dai trend
continui che anche l’industria del naturale ci propone (e impone), ma si tratta
certamente di una risorsa molto interessante. Così, desideroso di apprendere di
più sui suoi molteplici usi, ho acquistato questo libro:
Giuseppe Ferraro, Il manuale
dell’argilla. Nuova edizione aggiornata, Macro edizioni, Cesena 2011, 126
pp., 7,90 euro
L’autore è Giuseppe Ferraro, che
a qualcuno di voi sarà probabilmente noto perché è il fondatore di Argital, una
delle aziende europee più importanti (e valide) che si occupano dell’estrazione
e della lavorazione dell’argilla, nonché della produzione di cosmetici
eco-biologici.
Il testo è l’edizione rivista di
un libro uscito già nel 1987 (autore, titolo ed editore invariati), che, come
spiega lo stesso Ferraro, è stato aggiornato per rispondere a esigenze più
moderne, sostituendo termini troppo tecnici, insistendo sull’uso cosmetico
dell’argilla e rivedendo qualche paragrafo. Se vi è già capitata tra le mani
quell’edizione, probabilmente non troverete necessario procurarvi anche questa.
Il libro è un agile volumetto di
un centinaio di pagine, di cui quasi la metà sono dedicate a ricette di
maschere, bagni e preparati o a consigli per l’assunzione dell’argilla in forma
orale. È quindi una lettura molto agile e veloce, oltre che piacevole. Si
tratta di un’introduzione a tutto tondo al mondo dell’argilla (verde), che
spazia dai cenni storici, a un’ampia e interessante descrizione dell’argilla,
dei suoi diversi tipi e delle sue caratteristiche. In questi passaggi, Ferraro
si sofferma sia sulla composizione chimica dell’argilla, sia sul suo rapporto
con le “forze della natura” (avvicinandosi all’antroposofia), per poi lasciare
via libera a ricette e consigli, che descrivono nel dettaglio – e in maniera un
po’ ripetitiva – i diversi possibili usi di questo rimedio. Si tratta di una
parte molto utile, soprattutto per uscire dai luoghi comuni che vogliono
l’argilla come adatta solo per le maschere per pelle grassa e acneica, ma che
rischia di far apparire l’argilla come una panacea in grado di guarire (quasi)
ogni male.
Consigliato a esperti: sì
Consigliato a neofiti: sì
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