lunedì 1 luglio 2013

[Book review] Enrica Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche nuove

Ci sono alcuni nomi che sono (quasi) sempre una garanzia ed editori che (quasi) sempre non deludono. A mio modo di vedere, l’accoppiata Enrica Campanini e Tecniche nuove è ottima. Della dottoressa Campanini, medico esperto in fitoterapia, ho già parlato in un altro post, dedicato alla recensione del suo Manuale pratico di gemmoterapia. Ora vediamo uno dei volumi di fitoterapia più completi che esistano in italiano:



Enrica Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Terza edizione, Tecniche nuove, Milano 2012, 916 pp., 89,90 euro

Sì, avete letto bene: oltre 900 pagine, quasi 90 euro, con un deciso aumento di prezzo tra la seconda edizione e l’ultima, la terza, uscita la scorso anno e di cui vi parlo. Ha senso spendere così tanti soldi per un libro? Secondo me sì, ma dipende sempre ovviamente da chi siete voi, da cosa cercate e da quale valore date alla carta stampata.
Cerchiamo innanzitutto di capire di che tipo di libro si tratta. Non è un libretto da leggere prima di andare a dormire, non è neppure un manuale, fosse per me non lo chiamerei neppure “dizionario”. È piuttosto una specie di enciclopedia delle piante medicinali. Non troverete infatti introduzioni sulla storia dell’erboristeria, descrizioni sulle diverse metodiche estrattive o sulle tecniche di depurazione, ma solo un lungo elenco di schede monografiche destinate ad alcune (molte) delle più usate erbe officinali. In questa ultima edizione sono 300 tonde tonde e comprendono le più comuni piante della nostra tradizione erboristica, comprese molte il cui uso è desueto o che sono state vietate per problemi di tossicità, e una selezione di piante non autoctone, ma piuttosto note e usate. Non troverete però ogni “scoperta” dell’etnomedicina, né dovete aspettarvi le ultime novità in campo di superfoods: l’approccio è decisamente diverso.
Ogni scheda monografica comprende foto della pianta, nome latino e nelle principali lingue europee, famiglia, parte utilizzata, costituenti principali, attività e impiego terapeutico. Segue un (più o meno) lungo passaggio sul suo utilizzo medico, condotto citando prevalentemente studi clinici e di laboratorio pubblicati su riviste specializzate, la segnalazione di eventuali casi di tossicità, interazioni ed effetti secondari, la descrizione delle forme farmaceutiche rinvenibili sul mercato e la loro posologia e ancora note di galenica, un formulario di ricette/trattamenti composti che prevedono l’uso di quella pianta, alcune curiosità e le note bibliografiche.

Si tratta, come avrete capito, di un testo molto completo e assai utile. Lo consiglio a chi ha già una buona conoscenza delle piante officinali e ha bisogno di un testo di consultazione per verificare e/o approfondire le informazione in suo possesso. Non un testo per tutti, quindi, ma un must-have per professionisti scrupolosi.

venerdì 17 maggio 2013

Acquistare libri usati sul web: Libraccio.it


Care e cari, se anche voi siete lettori accaniti e squattrinati, certamente sarete rimasti bloccati come me dall’acquisto di qualche libro a causa del prezzo non proprio amichevole. I libri, ahimè, infatti costano e la saggistica specialistica che a noi interessa tanto a volte costa molto. Certo non mancano ottimi libri economici e in passato ve ne ho segnalati alcuni, ma in qualche caso i costi sono davvero notevoli.

Come risparmiare? La prima regola, banale quanto semplice, è prendere in prestito i libri in biblioteca. Nessun problema, a patto che troviate il libro che vi interessa e che non siate dei “feticisti” della carta stampata che il libro lo vogliono possedere, rileggere, controllare e ricontrollare. Ci sono “testi” poi, che proprio per la loro frequenza di utilizzo, mal si prestano a essere presi a prestito.

L’alternativa è allora l’acquisto di libri usati. In Italia – a differenza di quanto avviene nei paesi anglosassoni – non è una pratica molto diffusa, se non nei circuiti dei testi scolastici o dei libri antichi o ancora dei generi da bancarella, ma anche da noi qualcosa sta iniziando a muoversi.

Gironzolando per il web, ho trovato alcuni siti che mi sembrano particolarmente interessanti:
www.libraccio.it a quanto si capisce fa capo al network di internetbookshop. I libri usati sono tutti a metà prezzo e in più ci sono dei remainders a -55% e dei libri nuovi a prezzo pieno. Ha una buona scelta e spese di spedizioni di soli 2,90 euro, gratuite sopra i 29 euro.

www.comprovendolibri.it funziona un po’ come ebay (altro sito dove si può trovare qualche libro) e mette in contatto utenti privati che vendono direttamente i loro libri. Spesso le descrizioni sulle condizioni del libro sono dettagliate ed è possibile contattare il venditore per avere ulteriori ragguagli.

Un altro sito che mi sento di consigliare è www.abebooks.it I libri in italiano non sono moltissimi e spesso non sono neppure troppo economici, ma la scelta di testi in inglese a basso costo è ampissima. Se cercate qualcosa in lingua, quindi, è un ottimo punto di partenza, così come www.amazon.com

Per passare però dalla teoria alla pratica, ho deciso di fare un esperimento di acquisto e di relazionarvi come sono andate le cose. Dal catalogo di Libraccio ho selezionato quattro titoli usati che mi interessavano: tutti scontati del 50%. Il totale superava i 29 euro, per cui avevo diritto alla spedizione gratuita. Dopo qualche giorno sono stato purtroppo avvisato che uno di questi libri non era più disponibile e che quindi mi sarebbero stati spediti solo i tre rimanenti. Arrivato con un po’ di ritardo, ho scartato il pacco, ben confezionato con gli stessi materiali usati da internetbookshop, ed ecco i libri:



Come potete vedere un paio hanno le copertine leggermente segnate, ma si tratta di particolari per me di poco conto.




Solo uno dei tre ha qualche pagina (una decina) evidenziata, gli altri sono totalmente puliti.



Visto il risparmio (alla fine ho speso poco più di 25 euro per libri venduti a oltre 50) secondo me ne vale la pena e si può passare benissimo sopra questi piccoli dettagli. Voi cosa ne pensate? Avete esperienze a riguardo?

martedì 9 aprile 2013

[Book review] Nathalie Cousin, Gli oli vegetali per la nostra salute, Macro edizioni


Quando ho aperto questo blog, ho pensato potesse diventare un luogo interessante per presentare libri legati al mondo del naturale, indipendentemente dal fatto che fossero recenti o più datati. Se su un giornale si recensiscono solo libri appena usciti o quasi, questa d’altronde non è una testata giornalistica e il suo scopo non è aggiornare sulle ultime novità, ma suggerire buone letture, anche se non fresche di stampa. In questo caso, invece, il libro è uscito pochi mesi fa e io l’ho immediatamente messo nella mia wish-list.
A lungo ho cercato un libro sugli oli vegetali, stanco del fatto che sui testi di aromaterapia gli oli vegetali (o carrier-oils) vengano sempre trattati in maniera un po’ sbrigativa, fornendo il minimo di informazioni possibili. È con questo spirito che ho acquistato il libro di Nathalie Cousin, che si è rivelato una sorpresa…



Nathalie Cousin, Gli oli vegetali per la nostra salute, Macro edizioni, Cesena 2013, 139 pp., 10,80 euro

La naturopata francese Nathalie Cousin propone un libretto agile e leggibile, che tratta dell’uso degli oli vegetali da molteplici punti di vista, anche se prevale l’interesse alimentare e nutrizionale. L’autrice ci spiega cosa sono gli oli vegetali, quali sono le loro caratteristiche principali e il ruolo dei diversi tipi di acidi grassi (saturi e insaturi, omega 3, 6, 9), come devono essere conservati e impiegati correttamente, soprattutto per proteggerli dal rischio di ossidazione. Queste informazioni costituiscono la parte secondo me più importante e interessante del libro, che aiuta così il lettore a distinguere tra vari oli a partire da un’analisi delle loro caratteristiche.
Sono poi presenti numerose schede tecniche dedicate ai vari oli vegetali: un primo gruppo raccoglie oli per uso alimentare comuni (14) e più rari (16), un secondo gruppo tratta di quelli impiegati per la cura del corpo (18, molti dei quali già presentati nella sezione precedente). Ognuna di queste parti è poi seguita da alcune ricette molto semplici.
Le schede sugli oli sono più discorsive che tecniche, anche se in coda a ognuna sono indicate le proporzioni di acidi grassi e un utile riepilogo delle loro caratteristiche è presentato anche nelle appendici finali. Tra gli oli presentati ci sono ovviamente i più comuni e diffusi, ma anche altri più particolari, che tradiscono l’origine francese del libro: dove trovare in Italia gli oli di cardo mariano, papavero mediterraneo o sisimbrio? Bah!
A chi consiglio questo libro: il testo è carino e di facile comprensione, sicuramente più adatto a un lettore un po’ più inesperto che a uno che già conosce gli oli vegetali. L’approccio prevalente è quello nutrizionale e, pertanto, lo consiglio più agli appassionati di integrazione e di alimentazione naturale che a quelli di aromaterapia e cosmesi.

martedì 2 aprile 2013

[Cosmo review] Eos, Detergente BioVerde (alias Biodetergente verde)


Vi avevo già parlato mesi fa di un prodotto della Eos, il Fluido totale. In quell’occasione avevo probabilmente lasciato trasparire il mio forte apprezzamento per questa azienda, che produce cosmetici e detergenti eco (anche se non biocertificati), nickel tested e in gran parte vegan, particolarmente adatti per pelli problematiche e a prezzi assolutamente onesti.
Tra i prodotti di punta della Eos, vi sono tre detergenti all-over che nel mio bagno non mancano mai: quello neutro – senza profumazioni ed estratti vegetali aggiunti -, il biodermico – con aloe e oli essenziali di salvia e camomilla – e il verde, di cui vi parlerò oggi:



Eos, Detergente BioVerde (alias Biodetergente verde), 500 ml, 8,80 euro

Partiamo dal dipanare la matassa del nome: storicamente questo prodotto si è sempre chiamato Biodetergente verde e questo è il nome con cui risulta sul sito Eos e sui molti shop online che lo vendono. L’ultima confezione che ho preso però porta il nome leggermente modificato di Detergente Bioverde (probabilmente per rimandare agli altri detergenti Eos, il Base e il Biodermico). Il prodotto è comunque sempre lo stesso.

Il Detergente Bioverde/Biodetergente Verde è un detergente all-over a pH 4 venduto in bottiglie da 500 ml che ricordano quelle di altri detergenti famosi, tipo la Saugella. A causa del pH acido, può essere usato innanzitutto per l’igiene intima, ma anche per l’igiene di tutto il corpo (e all’occorrenza l’ho usato con piacere anche come shampoo): è quindi un validissimo prodotto multiuso. Non contiene SLS, né SLES, parabeni, cessori di formaldeide, petrolati e ingredienti di origine animale.
La sua caratteristica, oltre al colore verde, è la presenza di olio essenziale di tea tree, particolarmente noto per le sue proprietà antisettiche, antimicrobiche e utili in caso di fenomeni irritativi della pelle, soprattutto a tendenza seborroica. Il detergente si presta quindi per l’igiene di tutto il corpo di adulti e bambini soprattutto in presenza o rischio di micosi, pelle grassa, irritazioni o infezioni vaginali, ecc., anche se può comunque essere usato quotidianamente da tutti grazie alla sua delicatezza. Ha un delicato profumo fresco, che lo rende molto gradevole e che riesce a coprire l’odore balsamico-medicinale del tea tree, che effettivamente non a tutti piace.

In definitiva io trovo i detergenti Eos molto validi, versateli, piacevoli (ottime anche la schiuma e la facilità di risciacquo) e per questa ragione non mancano mai nel mio bagno e li consiglio a tutti. Voi li avete provati? Vi piacciono?

Questo è l’INCI, totalmente naturale: gli unici pallini rossi sono i coloranti.

INCI:
Immagine AQUA (solvente) 
Immagine COCAMIDOPROPYL BETAINE (tensioattivo) 
Immagine DECYL GLUCOSIDE (tensioattivo) 
Immagine SORBITOL (umettante) 
Immagine GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente) 
Immagine MELALEUCA ALTERNIFOLIA OIL (antimicrobico) 
Immagine ALOE BARBADENSIS GEL (emolliente) 
Immagine PRUNUS AMYGDALUS DULCIS OIL (vegetale / condizionante cutaneo) 
Immagine SIMMONDSIA CHINENSIS OIL (emolliente) 
Immagine ANTHEMIS NOBILIS OIL (coprente / profumante / condizionante cutaneo) 
Immagine SALVIA OFFICINALIS OIL (vegetale) 
Immagine XANTHAN GUM (legante / stabilizzante emulsioni / viscosizzante) 
Immagine SODIUM PCA (antistatico / umettante) 
Immagine UREA (antistatico / umettante) 
Immagine LACTIC ACID (agente tampone / umettante) 
Immagine PHYTIC ACID (Sequestrante) 
Immagine POTASSIUM SORBATE (conservante) 
Immagine SODIUM BENZOATE (preservante) 
Immagine PARFUM 
Immagine CI 19140 (colorante cosmetico) 
Immagine CI 42090 (colorante cosmetico) 


giovedì 28 marzo 2013

[Book review] Mara Bertona, Gocce di bellezza, Xenia


Sui forum che si occupano di cosmesi ecobio, questo libro è spesso citato con parole di grande apprezzamento. Così, nonostante la reperibilità non sia stata semplicissima, ho deciso di procurarmelo. Mi sono trovato un testo diverso da quanto pensassi, ma non per questo poco interessante. Vediamolo:



Mara Bertona, Gocce di bellezza. Manuale di aromaterapia cosmetica, Xenia, Milano 1999, 220 pp., 12,39 euro

Nel titolo e nel sottotitolo del libro di Mara Bertona c’è qualcosa di molto vero, ma anche qualcosa di un po’ fuorviante. Il titolo “Gocce di bellezza” e il riferimento alla “aromaterapia cosmetica” chiariscono il senso del volume più di quanto il lettore immaginerebbe a prima vista. Se cercate un “classico” libro di aromaterapia, basato sulle schede dei vari oli essenziali, rimarrete probabilmente delusi. Le schede ci sono, certo, ma in fondo al volume e sono probabilmente la parte meno interessante. Il libro parla soprattutto di cosmesi, di bellezza, di profumeria naturale. Se invece troviamo il (sotto)titolo fuorviante, è perché non si tratta affatto, a mio avviso, di un “manuale”, ma di un viaggio, poetico più che didattico, nel mondo della bellezza, che coniuga informazioni di base, ricette fai-da-te per viso, corpo e capelli e storia della cosmesi e della profumeria dall’antichità ai giorni nostri.
La parte più curiosa è proprio quest’ultima, che racchiude antichi segreti di bellezza, ricette difficilmente replicabili per l’uso di materie prime introvabili e utili indicazioni per la composizione di un profumo personale. Certo non si tratta di una guida alla replica di questi rimedi, ma semmai di una gradevole ricostruzione per amanti della storia e degli aneddoti sull’antichità, scritta peraltro con uno stile godibilissimo.
A chi consigliare allora questo libro? A molte persone, neofite, ma anche esperte, più appassionate di cosmesi che di aromaterapia o quanto meno di entrambe.

sabato 9 marzo 2013

[Book review] Enrica Campanini, Manuale pratico di gemmoterapia, Tecniche nuove


Conoscete la gemmoterapia? È quel ramo della fitoterapia, sviluppatosi a partire dagli studi del medico francese Pol Henry negli anni Cinquanta del secolo scorso, che utilizza i giovani tessuti embrionali di alcune piante selezionate. I suoi appassionati ben sanno che il manuale di riferimento (e non solo in Italia) è il Compendio di gemmoterapia clinica di Fernando Piterà, che ha però due difetti non di poco conto: è praticamente introvabile e costa una fortuna. Proviamo allora a osservare un volume più facilmente reperibile:



Enrica Campanini, Manuale pratico di gemmoterapia. II edizione, Tecniche nuove, Milano 2005, 272 pp., 27,90 euro

Nel campo della fitoterapia Enrica Campanini è certamente un’autorità: medico fitoterapeuta e omeopata, è autrice di alcuni dei più importanti testi sull’uso terapeutico delle piante disponibili nella nostra lingua. Il suo Manuale pratico di gemmoterapia, giunto alla seconda edizione, non potrà competere con il già citato Piterà, anche perché quello di Campanini è un libro molto più pratico e sintetico, ma rappresenta certamente un utile strumento di studio per professionisti e appassionati.
La prima parte del libro costituisce un’introduzione alla gemmoterapia, di cui Campanini ripercorrre le origini, spiega la filosofia, illustra i risultati di alcune recenti ricerche in laboratorio (ahimè con animali) e fornisce suggerimenti per la somministrazione dei gemmoderivati. Nella seconda sezione, l’autrice passa in rassegna con una serie di schede piuttosto dettagliate 52 gemmoderivati (o macerati glicerici/glicerinati – detti anche MG – per la loro tecnica estrattiva che prevede l’uso di un mix di acqua, alcool e, appunto, glicerina). Di ognuno di essi il volume presenta una scheda riassuntiva, che sintetizza organotropismo, proprietà e indicazioni principali, e che si conclude con alcuni suggerimenti di associazione tra MG da utilizzare in casi specifici. Dopo questa sezione, il vero e proprio cuore del libro, che occupa circa metà delle sue pagine, seguono altre due parti altrettanto utili. La terza è un breve capitoletto sul significato del drenaggio in gemmoterapia, sulle sue regole e sulle sue tecniche, in cui viene approfondita la differenza tra drenaggio di terreno e diverse tipologie di drenaggi specifici.
Di grande utilità pratica è anche l’ultima sezione del volume, intitolata “Schemi vari”. Il primo capitolo di questa parte è costituito da una serie di tavole di comparazione tra gemmoderivati e tinture madri della stessa pianta. In questo modo Campanini risponde alla domanda che inevitabilmente assale il lettore: “Che differenza c’è tra MG e TM di Biancospino o di Rosa Canina? Quando usare l’uno o l’altro?”. Segue quindi un ampio formulario, che in parte riprende alcune indicazioni già presenti nella seconda sezione, che suggerisce gli schemi terapeutici attuabili nel caso di numerose patologie. Non manca infine un elenco dei MG più indicati per apparato e in pediatria, ginecologia e geriatria.
Il mio giudizio su questo libro è senz’altro positivo. Il titolo, caso rarissimo, corrisponde davvero al contenuto del volume, un vero manuale pratico che guida il lettore all’utilizzo dei gemmoderivati. Da qui discende l’unica avvertenza: non si tratta di un testo divulgativo destinato al grande pubblico, ma presuppone, anche per il linguaggio che usa, alcune conoscenze di base (e non solo) di anatomia, patologia e fitoterapia. Non si tratta però di un difetto, ma di una precisa scelta di target, che lo rende un ottimo strumento per erboristi, farmacisti, medici e naturopati.

Consigliato a neofiti: Ni
Consigliato a esperti: Sì

martedì 5 marzo 2013

[Cosmo review] Biofficina toscana, Gel barba


E ora parliamo di un prodotto tipicamente maschile!



Biofficina toscana, Gel barba, 100 ml, 8,20 euro

Di Biofficina toscana e delle sue molte certificazioni (ICEA/AIAB, ICEA/LAV, Nickel tested), così come della scelta di lavorare con ingredienti il più possibile a km0, privilegiando piante e aromi di Toscana, ho già parlando qualche mese fa recensendo il loro ottimo Detergente delicato. Torno a parlare di questa azienda perché trovo che si tratti di una delle realtà più interessanti del mondo della cosmesi ecobio italiana. Le ragioni sono molto e, oltre a quelle che ho fugacemente ricordato sopra, la principale è che i suoi prodotti non sono solo bio, locali, etici, ecc. ecc., ma anche gradevolissimi da usare. Come sempre, il disclaimer è d’obbligo: ho letto sul web review di persone che lamentavano l’odore di erbe dei prodotti Biofficina toscana, quando per me le loro profumazioni naturali e molto piacevoli sono proprio il punto forte dell’azienda, ma d’altronde si sa che non tutti i gusti sono uguali…
Veniamo al nostro prodotto: è un gel barba giallino, presentato in un dispenser con erogatore. A differenza di quanto si potrebbe supporre, l’erogatore non “monta” il gel facendolo diventare una sorta di schiuma/mousse. In effetti, se bisogna trovare un difetto al prodotto, è proprio che si tratta davvero di un gel, che fatica un po’, anche massaggiandolo su pelle umida, a fare schiuma. Nulla di grave, ma ha una consistenza un po’ inusuale a cui bisogna fare l’abitudine e per questo non lo suggerirei ai maniaci della schiuma. Il profumo è per me molto gradevole: una base erbosa con una nota speziata/legnosa molto particolare (a quando un bagno doccia uomo con la stessa fragranza?), ma gli amanti dei classici profumi freschi/puliti da uomo rimarranno probabilmente delusi…  Non la definirei una fragranza per tutti. All’uso, nonostante la poca schiuma, il Gel barba permette al rasoio di scorrere velocemente senza irritare la pelle, lasciandola liscia e ben rasata. Considerando che molti prodotti per la barba mi creano arrossamenti e mi facilitano i taglietti, questa osservazione è tutt’altro che scontata ed è un altro punto a favore di questo prodotto, che certamente ricomprerò.
Se poi vi piace la profumazione speziata del gel, potete completare il trattamento con la Crema antiossidante dopobarba di Biofficina toscana, molto fluida e molto leggera.

Per concludere l’INCI, tutto naturalissimo (i pallini rossi e la maggior parte dei gialli sono allergeni del profumo):

Immagine AQUA (solvente) 
Immagine SODIUM COCOYL SARCOSINATE (tensioattivo) 
Immagine HYDROXYETHYL ETHYLCELLULOSE (legante / emulsionante / stabilizzante delle emulsioni / filmante / additivo reologico) 
Immagine DECYL GLUCOSIDE (tensioattivo) 
Immagine COCO-GLUCOSIDE (tensioattivo) 
Immagine GLYCERYL OLEATE (emolliente / emulsionante) 
Immagine URTICA DIOICA EXTRACT* (condizionante per capelli / antiforfora / tonificante / astringente / lenitivo) 
Immagine MALVA SYLVESTRIS EXTRACT* (condizionante cutaneo) 
Immagine SODIUM DEHYDROACETATE (preservante) 
Immagine SODIUM OLIVAMPHOACETATE (antistatico / tensioattivo) 
Immagine SODIUM LACTATE (agente tampone / umettante) 
Immagine GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente) 
Immagine FRUCTOSE (umettante) 
Immagine SODIUM PCA (antistatico / umettante) 
Immagine GLYCINE (antistatico / agente tampone) 
Immagine INOSITOL (antistatico / umettante) 
Immagine LACTIC ACID (agente tampone / umettante) 
Immagine NIACINAMIDE (additivo) 
Immagine PARFUM (DA OLI ESSENZIALI) 
Immagine UREA (antistatico / umettante) 
Immagine SODIUM BENZOATE (preservante) 
Immagine PHENOXYETHANOL (conservante) 
Immagine EUGENOL (denaturante) 
or Immagine EUGENOL (Allergene del profumo) 
Immagine LINALOOL (Allergene del profumo) 
Immagine LIMONENE (Allergene del profumo) 
Immagine CITRONELLOL (additivo) 
or Immagine CITRONELLOL (Allergene del profumo) 
Immagine CINNAMYL ALCOHOL (Allergene del profumo) 
Immagine GERANIOL (additivo) 
or Immagine GERANIOL (Allergene del profumo) 
Immagine CITRAL (additivo) 
or Immagine CITRAL (Allergene del profumo) 
Immagine CINNAMAL (Allergene del profumo)