sabato 9 marzo 2013

[Book review] Enrica Campanini, Manuale pratico di gemmoterapia, Tecniche nuove


Conoscete la gemmoterapia? È quel ramo della fitoterapia, sviluppatosi a partire dagli studi del medico francese Pol Henry negli anni Cinquanta del secolo scorso, che utilizza i giovani tessuti embrionali di alcune piante selezionate. I suoi appassionati ben sanno che il manuale di riferimento (e non solo in Italia) è il Compendio di gemmoterapia clinica di Fernando Piterà, che ha però due difetti non di poco conto: è praticamente introvabile e costa una fortuna. Proviamo allora a osservare un volume più facilmente reperibile:



Enrica Campanini, Manuale pratico di gemmoterapia. II edizione, Tecniche nuove, Milano 2005, 272 pp., 27,90 euro

Nel campo della fitoterapia Enrica Campanini è certamente un’autorità: medico fitoterapeuta e omeopata, è autrice di alcuni dei più importanti testi sull’uso terapeutico delle piante disponibili nella nostra lingua. Il suo Manuale pratico di gemmoterapia, giunto alla seconda edizione, non potrà competere con il già citato Piterà, anche perché quello di Campanini è un libro molto più pratico e sintetico, ma rappresenta certamente un utile strumento di studio per professionisti e appassionati.
La prima parte del libro costituisce un’introduzione alla gemmoterapia, di cui Campanini ripercorrre le origini, spiega la filosofia, illustra i risultati di alcune recenti ricerche in laboratorio (ahimè con animali) e fornisce suggerimenti per la somministrazione dei gemmoderivati. Nella seconda sezione, l’autrice passa in rassegna con una serie di schede piuttosto dettagliate 52 gemmoderivati (o macerati glicerici/glicerinati – detti anche MG – per la loro tecnica estrattiva che prevede l’uso di un mix di acqua, alcool e, appunto, glicerina). Di ognuno di essi il volume presenta una scheda riassuntiva, che sintetizza organotropismo, proprietà e indicazioni principali, e che si conclude con alcuni suggerimenti di associazione tra MG da utilizzare in casi specifici. Dopo questa sezione, il vero e proprio cuore del libro, che occupa circa metà delle sue pagine, seguono altre due parti altrettanto utili. La terza è un breve capitoletto sul significato del drenaggio in gemmoterapia, sulle sue regole e sulle sue tecniche, in cui viene approfondita la differenza tra drenaggio di terreno e diverse tipologie di drenaggi specifici.
Di grande utilità pratica è anche l’ultima sezione del volume, intitolata “Schemi vari”. Il primo capitolo di questa parte è costituito da una serie di tavole di comparazione tra gemmoderivati e tinture madri della stessa pianta. In questo modo Campanini risponde alla domanda che inevitabilmente assale il lettore: “Che differenza c’è tra MG e TM di Biancospino o di Rosa Canina? Quando usare l’uno o l’altro?”. Segue quindi un ampio formulario, che in parte riprende alcune indicazioni già presenti nella seconda sezione, che suggerisce gli schemi terapeutici attuabili nel caso di numerose patologie. Non manca infine un elenco dei MG più indicati per apparato e in pediatria, ginecologia e geriatria.
Il mio giudizio su questo libro è senz’altro positivo. Il titolo, caso rarissimo, corrisponde davvero al contenuto del volume, un vero manuale pratico che guida il lettore all’utilizzo dei gemmoderivati. Da qui discende l’unica avvertenza: non si tratta di un testo divulgativo destinato al grande pubblico, ma presuppone, anche per il linguaggio che usa, alcune conoscenze di base (e non solo) di anatomia, patologia e fitoterapia. Non si tratta però di un difetto, ma di una precisa scelta di target, che lo rende un ottimo strumento per erboristi, farmacisti, medici e naturopati.

Consigliato a neofiti: Ni
Consigliato a esperti: Sì

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